
15 Feb Le regole del buon sonno
14Un corretto riposo garantisce un standard di vita qualitativamente elevato: non tutti, però, sanno che per dormire bene vi sono alcune regole da seguire.
Innanzitutto, il buon sonno necessita di tre elementi fondamentali: durata, continuità e profondità. La durata del sonno non è la stessa per bambini, ragazzi e adulti. Affinché il riposo sia ristoratore, infatti, i bambini necessitano fisiologicamente di dormire più ore rispetto ad un adulto.
Il periodo di sonno poi, per ciascuno di noi, dovrebbe essere continuo e profondo senza disturbi di alcun genere: un sonno frammentato, infatti, non potrà mai essere rigenerante.
Un sonno disturbato si ripercuote sulla nostra vita sociale e privata, incidendo negativamente sulle nostre attività quotidiane oltre che sul nostro umore. Ecco, pertanto, alcune regole da seguire.
LE 10 REGOLE:
La posizione indubbiamente più consigliata è quella supina, sulla schiena con la pancia in su, sorretti da un buon cuscino. Dormire supini è l’ideale per la nostra colonna vertebrale sebbene, talvolta, la rumorosità della nostra respirazione, durante il sonno, potrebbe risultare accentuata.
La posizione prediletta dalla stragrande maggioranza delle persone, però, è quella di dormire sul fianco, l’ideale se si hanno problemi di bruciore di stomaco. Tuttavia, al mattino ci si potrebbe svegliare con dolori al collo e alla schiena e, se si è abituati a tenere una mano sotto la testa, con formicolii e intorpidimenti.
Un’altra posizione molto comune è quella “a pancia in giù”, da molti sconsigliata per la scorretta postura assunta dalla colonna vertebrale, nonché per gli inevitabili dolori al collo. In ogni caso, tale posizione è ideale per chi soffre di apnea notturna o è solito russare.
Che si dorma supini, di fianco o a pancia in giù, la garanzia di un buon sonno sarà garantita dal perfetto connubio tra osservanza delle regole summenzionate, utilizzo del sistema-letto più consono alle nostre esigenze fisiologiche e corretta manutenzione/igiene dello stesso.